Lapis edizioni
di Federica Silvi
“Vorrei un tempo lento lento” è un albo finalista del Premio Andersen 2015 nella categoria Miglior libro 0-6 anni.
Le pagine del libro si susseguono in modo lento, rilassato, e affrontano un tema opposto alla frenesia della società di oggi. Un invito ai bambini, ma soprattutto ai genitori e adulti che sono al loro fianco, a essere liberi di non fare e di non essere niente.
Ignorare ogni tanto la smania del fare, dell’essere sempre attivi e impegnati in qualcosa, riscoprire il piacere dei piccoli istanti, gustarsi l’autentico sapore di ciò che si sta facendo o vivendo, del silenzio, del tempo che trascorre in sé e per sé.
Non mostrare la propria vita, ma viverla. Non esibire ciò che si sta facendo, ma esserci in quel dato momento.
Il libro elenca tutta una serie di tempi. Tempi diversi a misura di bambino e situazioni.
“Un tempo lento fin dal primo mattino, un tempo attorno per fare un po’ di tutto e crescere ogni giorno, un tempo lungo, un tempo allegro ma soprattutto un tempo mio per ridere, giocare, capire, provare anche a sbagliare.”
Le frasi sono corte, in rima, semplici e continuano menzionando moltissimi altri tipi di tempi: tempo zitto perché non c’è sempre bisogno di dire, tempo utile da impiegare per cose veramente importanti, tempo vuoto per essere qualche volta assente da tutto, tempo antico per assaporare i profumi dell’infanzia, dei ricordi, dei momenti passati che non torneranno più, tempo lento necessario per una crescita sana e serena del bambino, tempo libero per fare quello che passa per la mente.
L’autrice ci invita a una lettura lenta, riflessiva. A fermarci a osservare le figure, riflettere su ciò che è scritto, interrogandoci su come stiamo vivendo ed esortandoci, nella pagina conclusiva del libro, a continuare la storia semplicemente chiedendoci … e noi, che tempo vorremmo?